Roma 2003 – 2017 Progetto del TIBER SHUTTLE – linea metropolitana leggera lungo il tratto storico del fiume Tevere con le stazioni ad opera dei grandi architetti contemporanei.
Il fiume Tevere oggi è una realtà completamente distaccata dal tessuto urbano-sociale della città, separazione aggravata dal continuo traffico sul lungotevere che scoraggia qualsiasi passeggiata lungo il marciapiede, sia per il pericolo di essere investiti dalle macchine che per l’alta concentrazione di smog.
Quindi per alleggerire il traffico su strada, si propone un ‘alternativa al percorso automobilistico lungo il fiume, con una soluzione economica, ecologica e moderna: la creazione di una nuova linea di metropolitana leggera, con navette tipo shutlle, lungo gli argini del Tevere.
L’idea è di creare una linea collegata alle altre linee metropolitane per incentivare la fruibilità “ecologica” della città:
- Lo snodo SUD, alla stazione ostiense, collega la nuova linea Tiber-shuttle alle linea metropolitana B, alla linea ferroviaria Roma Fiumicino ed al trenino Roma-Ostia;
- al centro sono ipotizzati due snodi in corrispondenza con l’intersezione delle future linea C e D;
- a nord il collegamento con lo snodo di Piazzale Flaminio incontra la linea A e la linea ferroviaria per Roma Nord;
Questo permetterebbe un miglioramento del traffico urbano, una maggiore fruibilità pedonale e ciclabile del lungotevere, un abbassamento dei livelli di inquinamento.
Le fermate della metropolitana (immaginate a firma dei grandi protagonisti dell’architettura contemporanea) sono previste nei punti più significativi e frequentati lungo l’argine del Tevere, in modo da essere una comoda alternativa sia alle automobili che ai pullman turistici:
- Stazione Ostiense: nodo di interscambio;
- Mattatoio: sede culturale e Universitaria (Dominique Perrault);
- Testaccio: collegamento al quartiere (Tadao Ando);
- Aventino:collegamento al quartiere tramite la prevista risalita (Coop Himmelblau);
- Circo Massimo: collegamento area archeologica (Santiago Calatrava);
- Isola Tiberina: Ospedale, collegamento al Ghetto e a Trastevere (Daniel Liebeskind);
- Ponte Garibaldi: linea tranviaria n.8, intersezione con la futura linea metropolitana D (Nicholas Grimshaw);
- Ponte Sisto: collegamento zona centro e Trastevere. (Zaha Hadid);
- via Giulia: centro (Ricard Rogers);
- Corso Vittorio Emanuele: centro (Massimiliano Fuksas);
- Ponte S. angelo: linea C. Vaticano, Castel S. Angelo, Borgo Pio (Renzo Piano);
- Ponte Umberto I: piazza Navona, Pantheon, Quartiere Prati (Toyo Ito);
- Ara Pacis: via del Corso (Ricard Maier);
- Ponte Regina Margherita: Piazza del Popolo, quartiere Prati (Jean Nouvel);
- Piazzale Flaminio: nodo di interscambio con linea B.
La visuale a bordo del Tiber-Shuttle, diventa così unica al mondo, potendo accostare i monumenti della Roma antica e barocca, alla visione contemporanea dell’architettura.
Lo spirito della proposta è anche quello di alimentare un dibattito culturale architettonico intorno al tema della sostenibilità. Le stazioni potrebbero essere quindi oggetto di concorso internazionale di architettura, attraverso il quale coinvolgere il pensiero dei grandi architetti contemporanei ed i giovani talenti.
L’iniziativa, culturale, infrastrutturale ed ambientale, stimolando una ricerca innovativa sui sistemi di trasporto riveste un ruolo chiave nel rilancio di immagine di Roma e dell’Italia.
Inquadrato in questo particolare momento storico di recessione e di necessità di innovazione si potrebbero evidenziare le soluzione che la ricerca ci suggerisce sulla sostenibilità dei sistemi energetici, della finanza e dei diritti umani per vivere in città meno inquinate, più fruibili e più stimolanti.
In altre parole l’immagine concreta della “nuova società sostenibile”.
La realizzazione della Tiber Shuttle viene ipotizzata sostanzialmente con due tipi di tragitto, interrato sotto il lungotevere e in affiancamento ai muraglioni.